(18-03-2022) Quest’anno il tempo della Quaresima, purtroppo è iniziato con le ostilità tra la Russia e l’Ucraina. Il conflitto ha polarizzato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale, mostrando ancora una volta la brutalità della guerra e le sue conseguenze disastrose. L’ondata dei profughi che scappano per avere salva la vita, le violenze inaudite che producono morte e distruzione; sono immagini che nessuno vuole accettare. La pace sembra essere in pericolo. Gli innumerevoli appelli lanciati dalle autorità pubbliche e religiose, invitano al dialogo affinché l’assurdità della guerra possa volgere al termine. Anche Papa Francesco, più volte lo ha sottolineato: “chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio. E si distanzia dalla gente comune, che vuole la pace; e che in ogni conflitto è la vera vittima, che paga sulla propria pelle le follie della guerra”. Continua il Papa: “penso agli anziani, a quanti in queste ore cercano rifugio, alle mamme in fuga con i loro bambini… Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari e che vanno accolti”. Mentre l’Arcivescovo Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò, fin dal primo momento ha incoraggiato la Chiesa dell’Ordinariato Militare a guardare con speranza il futuro e ad impegnarsi perché la pace ritorni ad abitare l’umanità ferita dall’odio e dalle tensioni.
Su queste linee pastorali delineate dal Papa e dal Vescovo, la Comunità Cristiana Militare di Shape, aiutata e sostenuta dalla forza della fede, ha riflettuto su questi grandi temi a partire dalla lettera pastorale che qualche anno addietro l’Ordinario Militare ha inviato a tutti i fedeli con le stellette: “Il Dio che stronca le guerre”; nonché sull’ultima lettera pastorale nella quale l’Arcivescovo ha sottolineato: “ancora una Quaresima segnata da una preghiera inedita, legata ad angosce mai sperimentate. Ancora una Quaresima che vede voi, cari militari, pronti ad essere coinvolti per limitare e alleviare le conseguenze della guerra”; e ancora: “caro amico, caro militare, caro confratello. Raccogli l’invito alla conversione che la Quaresima chiede. Raccogli l’invito alla preghiera straordinaria che Papa Francesco chiede. Nei momenti più duri della tua vita, e in questo momento drammatico della storia umana, potresti avere la tentazione di scoraggiarti. Non dimenticarlo: può pregare soltanto chi ha fiducia”. Queste esortazioni per noi che viviamo all’estero nel contesto internazionale della NATO, hanno un significato particolare e importante. Non siamo soli nell’affrontare le difficoltà e le tensioni che si presentano. Siamo accompagnati dalla preghiera di tutta la Chiesa, per affrontare con serenità le scelte difficili che si devono compiere per raggiungere l’unità e la concordia tra i popoli e le nazioni.
Il 05 Marzo 2022, presso l’International Chapel di SHAPE tutti i cappellani militari – Cattolici e Protestanti delle varie Nazioni (USA, Italia, Germania, Spagna, Canada), guidati dall’International Staff Chaplain, Cpl Brian Phipps, si sono riuniti insieme ad un folto gruppo di fedeli, per riflettere e pregare per la pace nel mondo. Un momento di intensa spiritualità, dove si è percepita la presenza dello Spirito Santo invocato e pregato con tanta fede e amore. Durante gli interventi dei Cappellani è stato puntualizzato: “nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale. Come ai tempi degli antichi profeti, anche oggi il grido dei poveri e della terra non cessa di levarsi per implorare giustizia e pace”.
L’annuncio della pace, non si è fermato solo nella Chapel. Ma è continuato anche nei giorni successivi, con la visita da parte del Cappellano alla sede dell’Italstaff presso il NATO Headquarters di Bruxelles. Alla presenza del Generale di Squadra Aerea Roberto Nordio, Rappresentante militare italiano presso i comitati militari italiani della NATO e dell’UE, il personale si è raccolto per un momento di riflessione e di preghiera in preparazione alla Pasqua del Signore. Non sono mancate le esortazioni ad essere costruttori di pace in un mondo che sembra orientarsi verso i lidi opposti della guerra. I veri costruttori di pace sono gli uomini e le donne che rimangono fedeli al proprio mandato, e che cercano anche nell’ora più buia, soluzioni capaci di ridare speranza all’umanità. A volte basta una parola, un piccolo incoraggiamento per osare e costruire orizzonti su cui dipingere il grande mosaico della pace.
Giovedì 10 Marzo 2022, insieme al maresciallo Adolfo Parente, addetto all’Ufficio Assistenza Spirituale, siamo partiti alla volta di Brunssum (Paesi Bassi), sede del Joint Force Command della NATO, che costituisce uno dei due comandi strategici operativi del Comando Operazioni Alleate del Supreme Headquarters Allied Powers Europe. Nella Cappella Internazionale è stata celebrata la Santa Messa con la Comunità Italiana, guidata dal Generale di Divisione Antonio Battelli, Deputy Chief of Staff Support JFC NATO Brunssum. Nell’omelia il Cappellano ha ricordato che “viviamo un tempo inquieto, dove gli incubi della guerra e della pandemia hanno preso il sopravvento; sembra non esserci spazio per i sogni e per i progetti di bene; sembra non esserci tempo per ascoltare ed accogliere gli insegnamenti di Gesù. (…) Eppure nel frastuono delle minacce e dei conflitti, la Parola di Dio ci rassicura, nulla è perduto per chi ha fede! Occorre più che mai rivolgere questi inviti del Signore Gesù a noi stessi, alla nostra interiorità, alla nostra coscienza. Mi converto a Cristo? Ascolto la sua parola? Oppure uso Gesù Cristo solo per sentirmi appagato e giustificato? Nella vita quotidiana, oriento le mie azioni al bene comune, al bene della famiglia, degli amici e dei colleghi, oppure dirigo le mie forze verso i lidi dell’egoismo, della presunzione e del potere?”. Infine ha concluso: “… a quanti hanno responsabilità, oggi viene rivolta questa parola di bene: non chiudiamo il cuore a Cristo, non sigilliamo la pietà nei labirinti dell’interesse, e soprattutto non giriamo dall’altra parte lo sguardo nel momento di prendere decisioni controcorrente. Il Signore è con noi! Lui per gli uomini non ha progetti di guerra, ma di pace!”. A termine della Celebrazione, insieme la comunità abbiamo condiviso un sobrio momento conviviale, preparato con amore dalle famiglie dei militari. Così abbiamo potuto sperimentare la dolcezza dello stare insieme come fratelli!
Il cammino pastorale, per annunciare la pace, continuerà nelle prossime visite agli altri Enti dislocati in altre parti del nord Europa: accompagnateci con la vostra preghiera! In attesa di celebrare la Pasqua di Risurrezione e vedere i tempi nuovi della fraternità, mi piace condividere la preghiera per la pace di San Giovanni Paolo II:
Dio dei nostri padri,
grande misericordioso;
signore della pace e della vita,
padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo figlio Gesù
ad annunciare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra,
avventura senza ritorno,
mai più la guerra,
spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra!”
Pertanto, si alzi forte in tutta la terra il grido della Pace! Amen
Don Salvatore Lazzara