Il Patriarca di Antiochia dei Maroniti visita la comunità cristiana militare

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(20/01/2023) Sua Em.za il Cardinale Bechara Boutros al Rahi, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, è giunto ieri, giovedì 19 gennaio, a Shama per una visita alla comunità cristiana militare del Comando della Joint Task Force Lebanon Sector West, che opera nel Libano del sud sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Sua Beatitudine è stato accolto dal Generale di Divisione Giuseppe Bertoncello, Comandante della JTF-L e dal Cappellano Militare don Marco Minin ed è stato edotto sulle molteplici attività di assistenza e di supporto a favore della popolazione locale svolte durante il mandato semestrale e sulle numerose iniziative culturali e di promozione del dialogo interreligioso che hanno caratterizzato l’azione del Contingente italiano.

La celebrazione della Santa Messa nella Chiesa “Maria Decor Carmeli e San Giovanni XXIII Papa“, cuore della sua visita, è avvenuta in un tempo liturgico forte e suggestivo: la tradizionale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha posto al centro della nostra riflessione una assertiva e quanto mai attuale affermazione del profeta Isaia: “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia”.

Come possiamo impegnarci nel dialogo e crescere nella reciproca consapevolezza, comprensione e condivisione delle esperienze vissute?

La nostra preghiera ed il nostro incontrarci con il cuore hanno il potere di trasformarci, come individui e come comunità: è quanto abbiamo sperimentato in questi 6 mesi intensi di missione in Libano.

Durante l’omelia il Cardinale si è soffermato sulla prima lettura tratta dalla Lettera agli Ebrei: “Cristo ha offerto un solo sacrificio una volta per tutte, ma lo mette continuamente a nostra disposizione: è il nostro Mediatore, sempre vivo per intercedere a nostro favore e viene in mezzo a noi proprio per essere nostro intercessore, per darci tutte le grazie necessarie affinché anche la nostra vita, con lui, in lui e per lui, diventi offerta viva, gradita a Dio.

Anche voi militari italiani, in Libano per il mantenimento della pace, con il vostro sacrificio spirituale arricchite di senso la vostra missione. Vi siamo profondamente grati per la vostra opera: quali ministri della pace e della sicurezza concorrete efficacemente alla stabilità e alla prosperità di questa santa terra. Ci donate il vostro sacrificio – ha proseguito il Patriarca – per il bene comune, e ciò che fate per le comunità e per le famiglie della zona è noto, e lo fate non semplicemente per adempiere un dovere, ma per l’amicizia più che decennale che vi lega ormai alla nostra popolazione”.

Al termine, Sua Beatitudine ha visitato i presepi allestiti in base dalle varie Unità e rappresentanti la Natività, tutti realizzati con maestria dai nostri militari e grazie materiali di riciclo.

La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL: vi operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e vi fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani. La missione Leonte XXXII terminerà il suo mandato semestrale il 2 febbraio.