I cappellani della Zona pastorale Lazio a Nuovi Orizzonti

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(08-03-2023) Giorno 07 marzo, i cappellani militari della X zona pastorale del Lazio hanno vissuto il ritiro in preparazione alla Pasqua presso la Cittadella Nuovi Orizzonti di Frosinone. Sono stati accolti da Katia Fabbri, da don Davide Banzato e da don Massimiliano (Max) Lucchi.

Katia ha raccontato che l’avventura di Nuovi Orizzonti è iniziata nel 1991 quando Chiara Amirante decise di scendere nei sotterranei della stazione Termini di Roma per incontrare tanti giovani imprigionati dalle catene degli “inferi”. Giovani della notte che Chiara incontra per ascoltarli e per abbracciare le loro ferite! Tanti giovani della notte nell’abbracciare Chiara le “gridano” lacrimando: «Ti prego, Chiara, portami via da quest’inferno!». Chiara si sente fragile dinanzi a questo grido, ma poi un raggio di luce, una certezza dall’Alto, le fa esclamare: «L’amore è più forte, l’amore vince. L’amore fa miracoli, perché Dio è amore!». Da quel lontano ’91 migliaia di giovani hanno fatto esperienza e continuano a farla nelle Cittadelle di Nuovi Orizzonti dove hanno trovato il senso della vita e hanno scoperto l’amore che salva!

Dopo Katia è seguito un saluto da parte di don Davide Banzato che ha voluto lasciare ai cappellani del Lazio questo pensiero: «La quaresima è un tempo di ben quaranta giorni che ci permette di essere strumenti di salvezza per “strappare” dagli “inferi” chi vive situazioni di fragilità, perché gli “inferi” non sono una situazione definitiva!».

Don Max ha incentrato la sua riflessione spirituale sulla Settimana Santa, invitando i presenti in questo modo: «Fermati e guardati!». Per far entrare nel clima della Settimana Santa, don Max ha richiamato le cinque montagne dei Vangeli: il Tabor, luogo dello stupore; il monte Sion (il cenacolo), luogo dell’intimità; il Golgota sia luogo del dolore (Crocifissione) sia luogo della Gioia (Risurrezione); infine, la montagna della vanagloria delle tentazioni nel deserto. Ha continuato sottolineando che la Gioia arriva attraversando prima gli “inferi”, e ha lanciato un appello a condividere, consegnare e custodire se stessi e i fratelli.

La mattinata di ritiro si è conclusa con la celebrazione Eucaristica condivisa con i membri della Cittadella. I cappellani militari hanno ringraziato il decano del Lazio, don Salvatore Nicotra, per aver dato loro la possibilità di vivere quest’esperienza fraterna nella Cittadella di Nuovi Orizzonti.

Don Massimo Carlino