Cagliari – Rito di Dedicazione presso il IX Battaglione Carabinieri

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(07-07-2023) “In questo luogo, già alla fine del 1800 è stata edificata una Chiesa; e questo luogo anche oggi deve continuare ad essere Chiesa”. Con queste parole Padre Mariano Asunis, ha voluto ribadire il suo “Grazie a Dio”, riconoscente nel ridare uno “splendore eucaristico” ad un spazio che rischiava di essere adibito ad altri usi. Tenace e battagliero, Padre Mariano è riuscito, tra mille peripezie, a far rinascere una luminosa cappella a navata centrale, presso la Caserma del IX Battaglione Carabinieri Sardegna, a Cagliari.

Dopo aver benedetto una sontuosa statua di San Padre Pio, nel gesto di chi accoglie, la Celebrazione del Rito di Dedicazione della Chiesa e dell’Altare in onore del santo di Pietrelcina, è stata presieduta dall’Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Mons. Santo Marcianò.

Accolti dal Comandante della Caserma, Magg. Stefano Colantonio, tante persone hanno voluto essere presenti a quest’importante evento; tra le autorità sono intervenuti il Presidente della Giunta Regionale, Christian Solinas, il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, il vice sindaco di Cagliari, Giorgio Angius, il Prefetto di Cagliari, Giuseppe De Matteis, il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate Palidoro, Gen.A. Gianfranco Cavallo, il Comandante della I Brigata mobile, Gen.B. Giovanni Adamo, il Comandante delle Legione Carabinieri Sardegna, Gen.B. Francesco Gargaro, i rappresentanti delle Forze Armate, i familiari dei caduti e tutti i cappellani militari della XVI Zona Pastorale dell’Ordinariato.

Osservando l’interesse e la partecipazione dell’assemblea, il Vescovo ha espresso la sua meraviglia: “Colpisce la partecipazione corale a questo momento celebrativo… è un segno di riconoscimento sulla sacralità di questo luogo, … e qui consentitemi, prima di tutto, di ringraziare l’Arma dei Carabinieri, nella persona del Generale Cavallo per la scelta del Comando Generale, affinché questo luogo continuasse ad essere una cappella”.

Un grazie vorrei dirlo a Padre Mariano: dietro Padre Mariano c’era sicuramente Padre Pio al quale hai voluto dedicare questa chiesa: è lui che ha sostenuto il tuo coraggio e la tua fermezza”.

Questa dimora, questa casa di Dio, questo tempio, ha ricordato il vescovo, come le tante altre cappelle delle nostre Caserme, è un richiamo alla nostra stessa dignità: anche noi siamo dimora di Dio, tempio dello Spirito Santo, che proprio attorno all’altare del Signore rinnovano e fortificano non solo la comunione tra fratelli, ma motivano e sostengono il servizio costante e fedele per la Patria.

Di fronte all’altare l’icona dello stampo originale della Virgo Fidelis, realizzata dallo scultore Giuliano Leonardi, nel lontano 1948 e devotamente ristrutturata dall’artista sardo, Salvatore Dessì: è lei la Madre “dolcissima e gloriosissima” che continua benedicente a seguire il cammino fedele di tutti i suoi figli Carabinieri.

Il Rito di Dedicazione della Chiesa e dell’altare si è svolto in tutta la sua spiritualità, ricca di simboli e di gesti, di parole e di invocazioni. La consegna delle chiavi dal Comandante, al Cappellano, e dal Cappellano al Vescovo ha aperto la processione iniziale, cui poi hanno seguito l’aspersione del popolo, delle pareti e dell’altare e la proclamazione della parola di Dio. L’invocazione delle litanie dei Santi è stato il preludio alla deposizione delle preziose reliquie: una pezzuola che San Pio ha posto nel suo costato impregnato di sangue, il 16.01.1946 e che è stata donata dalla Curia generalizia dei Frati Cappuccini. Terminata poi la preghiera di dedicazione si è svolto il gesto dell’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa, con l’incensazione e l’illuminazione della chiesa. Terminati questi riti, i familiari di due carabinieri recentemente scomparsi hanno allestito l’altare, preparato per il memoriale eucaristico. Finita la celebrazione, prima della benedizione finale, si è deposto il Santissimo nel tabernacolo, vicino al quale si è accesa la candela, simbolo della presenza reale del Cristo.

La grande lapide posta all’ingresso, scoperta al termine della celebrazione, ricorda la data di dedicazione, 27 giugno 2023: questo luogo sacro, continuerà ad accogliere la preghiera e la fede dei fedeli che, ieri come oggi, invocano Dio: questo luogo era, è e rimarrà la Chiesa di Dio.