L’Aquila – 729° Perdonanza Celestiniana

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(01-09-2023) Come di consueto la nostra zona Pastorale si ritrova a l’Aquila, a Collemaggio (29 agosto u.s.) nella grande Basilica che custodisce i corpi di san Pietro Celestino V Papa e del beato monaco francese Jean Bassand, riformatore della comunità monastica celestiniana di Collemaggio e amico e compagno del nostro patrono, san Giovanni da Capestrano.

Cappellani e Militari di ogni Forza Armata e delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e civile di Abruzzo-Molise insieme per celebrare la Perdonanza celestiniana. Per questo motivo in Basilica sono tanti i confessori per assicurare il Sacramento del Perdono e ancora di più sono i fedeli che vogliono riconciliarsi. La liturgia eucaristica per i nostri militari è stata presieduta da mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento, concelebrata dai Cappellani Militari della XI Zona Pastorale Interforze Abruzzo e Molise, dal Cappellano della Polizia di Stato ed animata dai nostri militari.

Il clima di raccoglimento ci fa sentire come i discepoli ai piedi di Gesù per ascoltare la Sua Parola, col desiderio di rinfrancarci nel cammino che ci vede impegnati a “costruire – ogni giorno – la città di Dio, cioè la Chiesa-comunione, ma anche la città dell’uomo”. Abbiamo pregato in particolare per le nostre comunità e per tutti coloro che sono chiamati a costruire la città dell’uomo avendo bene in mente la Parola di Dio che ci ha detto:

  • di non temere dinanzi alle situazioni perché Dio fa di noi come una fortezza e non saremo mai vinti;
  • Dio è la nostra roccia e la nostra speranza;
  • ci è affidato il ministero della riconciliazione: portare e assicurare la pace nel cuore degli uomini e fra gli uomini;
  • pronti a dare tutto noi stessi.

Mons. Palumbo, considerando la figura di san Giovanni Battista, ha riconosciuto ai nostri militari l’importanza del servizio che svolgono: “Voi salvate, perché siete chiamati a confrontarvi con il male per salvare”. Una missione nobile, salvare vite non solo dal punto di vista fisico. Salvare e restituire dignità alle esistenze provate di chi vive nelle sofferenze. È necessario per questa missione lasciarsi stimolare dalla testimonianza del Battista che “muore pur di annunciare la Verità”. A questo si arriva coltivando in sé stessi l’esercizio delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. L’invito rivolto ai nostri militari è stato di non temere il male ed essere strumenti della misericordia di Dio.

Ha concluso mons. Palumbo invocando il patrocinio dei nostri Patroni ed in particolare di san Celestino V per “lottare con coraggio per la verità, la giustizia e la capacità di donare perdono e accoglienza”.

Graziano don Giuseppe