A sessant’anni dalla Pacem in Terris, contributo di don Graziano

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(20-10-2023) Ioannem vicesimus tertius – Summum Pontificem – Sacerdotes – olim conlegæ nunc addictissimi filii – quibus ministerium pacis inter arma munus et honor fuit – ex corde venerantur – et limina apostolorum petentes – ut obedientia et pax vigeant semper – in ecclesiæ patriæque adjumentum – sese adlaboraturos promittunt.

 

Queste sono le parole pronunciate dai primissimi Cappellani Militari, arruolati nel 1915 che da Sergenti di Sanità, come don Angelo Roncalli, o da preti-soldato furono insigniti della grande e grave responsabilità del Ministerium Pacis Inter Arma, ai quali si aggiunsero i nuovi Cappellani Militari della Guerra d’Africa, della Guerra di Spagna e della Seconda Guerra Mondiale, al momento della elezione di Papa Giovanni XXIII; continuano i Cappellani Militari rivolgendosi al Santo Padre: “Sei il nostro più grande Confratello”.

Traduco quanto detto dai Cappellani Militari al momento della elezione di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli a Sommo Pontefice:

 

I sacerdoti che un tempo furono Confratelli ed oggi devotissimi figli,

venerano di tutto cuore il Sommo Pontefice Giovanni XXIII.

Egli fu per essi onore, dono e servo nel Ministerium Pacis Inter Arma.

Muovendo verso la dimora dell’Apostolo promettono d’offrire la loro collaborazione in aiuto alla Chiesa e alla Patria,

affinché l’obbedienza e la pace siano sempre osservate.

 

Il 28 marzo 1916 il Sergente di Sanità Angelo Giuseppe Roncalli è nominato Cappellano Militare, scrive sul suo Diario nel 1919:

In quattro anni di guerra, trascorsi in mezzo ad un mondo in convulsioni, quante grazie del Signore per me, quanta esperienza, quante occasioni di fare il bene ai miei fratelli!

Gesù mio, ti ringrazio e ti benedico. Rammento le tante anime di giovani che ho avvicinate in questo tempo, delle quali molte accompagnate da me all’altra vita; e mi sento ancora commosso, e il pensiero che pregheranno per me mi dà conforto e incoraggiamento.

Il 17 luglio 2017 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (protocollo 267/17) ha confermato san Giovanni XXIII patrono dell’Esercito Italiano, per «il suo zelo come Cappellano Militare, nel promuovere le virtù cristiane tra i soldati, il luminoso esempio di tutta la sua vita e il suo costante impegno in favore della pace».Papa Giovanni XXIII muore il 3 giugno 1963; due mesi prima, l’11 aprile del 1963, ha donato al mondo intero la Lettera enciclica Pacem in terris: sulla pace fra tutte le genti nella verità, nella giustizia, nell’amore e nella libertà, a 60 anni dalla sua morte e dalla promulgazione della Pacem in Terris, in questo scenario internazionale di grandi incertezze, chiediamo a Dio, per la sua intercessione, il dono della pace ponendo nelle Sue mani tutto noi stessi: “pensiero e azione”.

Graziano don Giuseppe

Segretario

XI Zona Pastorale Interforze Abruzzo e Molise