Mogadiscio – Messa nel ventesimo anniversario del sacrificio di Annalena Tonelli

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(25-10-2023) Nel ventesimo anniversario dell’uccisione in Somalia di Annalena Tonelli, una cooperante cattolica nata a Forlì nel 1943, il Vescovo di Gibuti e Amministratore Apostolico di Mogadiscio, Mons. Giorgio Bertin, ha celebrato Domenica 8 Ottobre una Messa di suffragio presso la cappella militare del contingente italiano situata all’interno dell’International Campus di Mogadiscio. Annalena Tonelli ha dedicato l’essenziale della sua vita all’assistenza sociale e sanitaria dei più poveri, prima in Kenya dove ha fondato nel 1972 un centro di riabilitazione e cura per disabili e malati terminali, con un’attenzione particolare alla lotta contro la tubercolosi. Si trasferisce poi in Somalia a partire dal 1987 dove l’assistenza sanitaria si completa con un’azione sociale molto più ampia, per esempio cercando di contrastare la pratica molto diffusa dell’infibulazione femminile. L’azione di Annalena Tonelli non si è arresa di fronte ad un quadro sociale particolarmente drammatico che vede progressivamente sprofondare la Somalia nel caos della guerra civile scoppiata nel 1986 e la sua missione fu riconosciuta a livello internazionale con il premio Nansen per l’assistenza ai profughi dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati il 25 giugno 2003, pochi mesi prima di essere assassinata. È con l’emozione di chi ha direttamente vissuto questi anni eroici a Mogadiscio, che Mons. Bertin ha evocato la figura di Annalena Tonelli. Il Vescovo ha colto l’occasione per ringraziare vivamente l’Ordinariato Militare che assicura dal 2016 a Mogadiscio una presenza sacerdotale non solo a favore del contingente militare europeo, ma che cura anche i numerosi militari africani cattolici della missione ONU di peacebuilding ed i migranti civili anglofoni e francofoni che operano a Mogadiscio, specialmente nel settore dei servizi e della sanità. La celebrazione della Messa in inglese e in francese, le confessioni, i corsi di preparazione al matrimonio e lo spiritual advising, tutto questo risuona in Somalia come un vero “lusso spirituale” in una terra martoriata dalla guerra dove la piccola comunità cattolica permane solo nella clandestinità ed è stata privata per circa vent’anni della guida di un sacerdote dopo l’assassinio del Vescovo di Mogadiscio Mons. Colombo nel 1989 e l’espulsione dell’ultimo prete cattolico nel 1991.