Messa prenatalizia per la XI Zona pastorale

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(20-12-2023) Le Forze Armate dell’Abruzzo e del Molise hanno celebrato presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio la santa Messa in preparazione al santo Natale, presieduta da S. E. Mons. Orlando Antonini e concelebrata dai Cappellani Militari dell’XI Zona Pastorale Interforze Abruzzo e Molise.

Il Vescovo ha ricordato che stiamo vivendo il cosiddetto tempo forte che è l’Avvento. E’ necessario in questo periodo fermare l’attenzione sull’incontro con la persona di Gesù ed in particolare andare oltre l’incontro per rimanere e stare con il Signore. Stare col Signore della vita, in questa vita e poi a stare con Lui per l’eternità. È fondamentale questo stile di vita.

Papa Francesco aggiunge: “Gesù è alla porta e bussa. Ogni giorno è alla porta del nostro cuore! Bussa.

Domanda mons. Antonini: “Tu, sai ascoltare il Signore che bussa, che è venuto oggi per visitarti, che bussa al tuo cuore con un’inquietudine, con un’idea, con una buona ispirazione, con un richiamo della tua coscienza? Stiamo attenti, guardiamo cosa sentiamo nel cuore quando il Signore bussa. Il Signore viene ogni giorno, perché, con la sua grazia, possiamo compiere il bene nella nostra vita e in quella degli altri. Il nostro Dio è un Dio che viene, viene continuamente. Ci farà aspettare, forse, ci farà aspettare qualche momento nel buio per far maturare la nostra speranza, ma mai delude. L’Avvento è ancora un incessante richiamo alla speranza: ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo, per condurla alla sua pienezza: il Signore Gesù Cristo. Dio è presente nella storia dell’umanità, è il Dio con noi, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nostro cuore. Dio cammina al nostro fianco per sostenerci. Il Signore non ci abbandona; ci accompagna nelle nostre vicende esistenziali per aiutarci a scoprire il senso del cammino, il significato del quotidiano, per infonderci coraggio nelle prove e nel dolore. In mezzo alle tempeste della vita, Dio ci tende sempre la mano e ci libera dalle minacce. A chi apre la porta del suo cuore, dice tramite il profeta Isaia, “il Signore dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato”; e “quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile e corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”.

Sommessamente, credo che fino a quando nel mondo ci sarà il peccato e vi impereranno i tre idoli: il potere, il denaro e il piacere – e ciò sarà fino alla fine della storia – si avrà sempre bisogno, oltre che di quelli morali anche di deterrenti fisici: voi appunto! Forze Armate e Forze di Polizia, che assicurino sia la nostra difesa in caso di attacco, il che è ammesso moralmente dal Catechismo della Chiesa Cattolica, sia l’ordine pubblico. Voglia comunque il Signore buono, che è il Principe della Pace, concederci lunghi periodi di pace!

Mi piace di dirvi di nuovo le parole che Papa Francesco ha espresso l’anno scorso ad alcuni Corpi militari italiani. Li ha salutati così: “Cari amici! Saluto gli Ufficiali e tutti voi, uomini e donne dell’Esercito che vigilate su zone e obiettivi sensibili: siti istituzionali e diplomatici, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana, luoghi d’arte, di culto e di interesse religioso. In questo modo, garantite una quotidiana presenza sul territorio, che favorisce nella popolazione un senso di tranquillità. Si tratta di un’attività che richiede disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere. Mi rendo conto che questo tipo di lavoro a volte potrebbe risultare un po’ estenuante – penso all’estate, penso al freddo dell’inverno –, tuttavia esso è quanto mai utile per la collettività, che vi è riconoscente e vi apprezza. Ciò vi impegna ogni giorno a corrispondere alla fiducia e alla stima che la gente ripone in voi. Pertanto, vi incoraggio ad essere, sia nell’ambito lavorativo che nella vita personale e sociale, promotori di solidarietà, aiutando la gente ad essere buoni cittadini. Nell’adempimento della vostra missione, vi accompagni sempre la consapevolezza che ogni persona è amata da Dio, è sua creatura e come tale merita rispetto. La grazia del Signore alimenti giorno per giorno lo spirito con cui vi dedicate al vostro lavoro, motivandovi a viverla con un supplemento di attenzione e di dedizione. In questi anni, l’impiego nel contesto urbano del personale dell’Esercito Italiano è diventato una realtà viva e affidabile. Essa è caratterizzata da prossimità alla gente – questo è molto importante –, collaborazione nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità, sostegno alle attività connesse a particolari situazioni di emergenza. Vi accompagno nel vostro cammino con il mio affetto e la mia vicinanza. Vi affido alla materna protezione della Madonna: a Lei potete sempre ricorrere con fiducia, specialmente nei momenti di stanchezza e di difficoltà, sicuri che, come Madre tenerissima, saprà presentare al suo Figlio Gesù i bisogni e le attese di ognuno. Di cuore vi benedico, insieme alle vostre famiglie”.

Buon Natale, carissimi! (Graziano don Giuseppe)