La tesi del carabiniere Vassallo consegnata al Papa

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(12-02-2024) Continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, all’udienza del 7 febbraio scorso, il Papa ha incentrato la sua riflessione sul tema La tristezza (Sal. 13,2-3.6).

Richiamando i Padri della Chiesa, ha evidenziato un’importante distinzione che ritroviamo anche in San Paolo quando scrivendo ai Corinzi dice: “La tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte” (2 Cor. 7,10). In quest’ultimo caso, intesa cioè come un abbattimento dell’animo, impedisce all’uomo di provare gioia per la propria esistenza, come il piacere del non piacere.

A tal proposito Papa Francesco richiama anche la figura di Evagrio che definiva la tristezza come un cullarsi in un dolore senza fine. I padri del deserto la descrivevano come un verme del cuore, che erode e svuota chi l’ha ospitata.

Infine il Santo Padre ha concluso la sua riflessione con le parole dello scrittore francese Leòn Bloy nella celebre frase: “non c’è che una tristezza…, quella di non essere santi”. Per quanto la vita possa essere piena di contraddizioni, di desideri sconfitti, di sogni irrealizzati, di amicizie perdute, grazie alla risurrezione di Gesù possiamo credere che tutto sarà salvato.

Al termine dell’udienza la nostra piccola delegazione di Carabinieri: gli Ufficiali Gen. Iasson e la Sig.ra Nelcy (consorte), Gen. Corbellotti, Col. Saddi, Col. Caponetto, Ten. Col. Vinciguerra; e Sottufficiali L. Ten. Zucca, Brig. Ca. Lombardo, Car. Dott. Marco Vassallo e Roberta (consorte), accompagnati dalla presenza del Vicario Generale dell’Ordinariato Militare Mons. Sergio Siddi, in rappresentanza dell’Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò, e del noto Cappellano Militare P. Mariano Asunis, già presente nella strage di Nassiriya e attualmente Decano dei Cappellani Militari d’Italia e dei Cappellani dell’isola, in servizio presso la Legione Carabinieri Sardegna.

Proprio a lui il Santo Padre, riconoscendolo perché nell’udienza di settembre u.s. dedicata ai Carabinieri poneva la sua bianca papalina sulla testa del medesimo, facendo esplodere sulla piazza un festoso e allegro applauso, ricordandogli l’importanza di un volto gioioso e accogliente di ogni Carabiniere, comunicava sottovoce all’orecchio del Cappellano la bellezza del Carabiniere sorridente, gioioso ed accogliente nel suo quotidiano servizio nella nostra amata Italia e all’estero.

Per l’occasione abbiamo ringraziato l’impegno e la delicatezza di Mons. Leonardo Sapienza, Reggente della Casa Pontificia, sempre vicino e premuroso nei riguardi dell’Arma.

Il santo Padre ha voluto stringere la mano a tutti i presenti del nostro gruppo e benedicendo in particolar modo la famiglia Vassallo dopo aver accolto nelle sue mani il libro bianco della Tesi “Ricchezza” francescana ieri e oggi, nella quale ha potuto leggere la dedica a lui rivolta insieme alla foto e i disegni dei 3 bellissimi figli piccoli.

Con questo dono il Papa ha esteso la benedizione per tutta la grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri.  (a.f.)