Quarant’anni fa la proclamazione del Patrono dei Cappellani Militari

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(10-02-2024) Ricorre oggi il 40° anniversario della proclamazione di San Giovanni da Capestrano Patrono dei Cappellani Militari di tutto il mondo, il fondamento del rinnovamento francescano diventa guida, conforto e sostegno ai Sacerdoti impegnati nel MINISTERIUM PACIS INTER ARMA.

Come si spiega il legame tra San Giovanni da Capestrano e i Cappellani?

 

Furono i Cappellani della “prima chiamata” (Prima Guerra Mondiale, Guerra d’Africa, Guerra di Spagna e Seconda Guerra Mondiale) insieme agli Ordinari Militari che, negli anni sessanta (ne erano trascorsi appena quindici dal termine del secondo conflitto mondiale e i Cappellani Castrensi portavano nel corpo, nel cuore e nella mente i segni della tragica esperienza dei campi di battaglia, dei campi di concentramento e degli Ospedali da campo), desiderando un Patrono e un maestro lo trovarono in San Giovanni da Capestrano, perché in lui videro l’iniziatore e il fondamento del ministerium pacis inter arma.

Lo invocarono Patrono e lui li aiutò a comprendere il vero significato e l’importanza del ministerium pacis inter arma; un ministero svolto da uomini che dopo aver risposto alla chiamata di Dio, rispondono prontamente all’appello del Papa: dedicarsi alla formazione della coscienza dei militari alla pace e andare prontamente a servire l’umanità nel più difficile dei contesti, incarnandosi nella più complicata delle situazioni umane: la guerra. San Giovanni da Capestrano insegna ai Cappellani che: “solo amando la pace si può andare dove pace non c’è, solo se non si ha paura di superare i propri confini geografici e culturali che si aiuta l’umanità a crescere nella fraternità, solo nell’obbedienza al Papa, Pastore universale, che si promuove il bene di tutti gli uomini”. Il Cappellano Militare di qualsiasi nazione, sia in pace che in guerra, è sempre e solo un Padre e un Pastore: in tempo di pace, con la parola e con la testimonianza della vita, educa i militari a farsi carico delle difficoltà degli altri, a difendere la libertà di ogni persona, a impedire ogni ingiusta sopraffazione, a far sì che la verità primeggi sempre, facendoli crescere nella virtù della fortezza; in tempo di guerra, stando con  loro, educa i militari a vivere con dignità, e nel rispetto della dignità altrui, le fasi del conflitto: dopo aver fatto di tutto per evitare la guerra entrarci dentro per umanizzarla.

Avvicinare la poliedrica figura del Capestranese e i suoi insegnamenti ci porta a comprendere il particolarissimo ministero sacerdotale svolto dai Cappellani Militari, che si riassume nell’espressione “vocazione e missione”: alla chiamata di Dio segue l’invio da parte della Chiesa ad andare dove l’umanità è più sofferente.

 

In occasione di questo 40° anniversario i cappellani della zona Abruzzo e Molise si sono ritrovati ieri mattina nella cappella del patrono, presso il convento di san Francesco a Capestrano, per una celebrazione eucaristica presieduta da don Luca Giuliani (cappellano della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Finanza a L’Aquila). Dopo la messa è stato presentato il testo “San Giovanni da Capestrano, da apostolo per un’Europa unita in pace e libera a patrono dei cappellani militari di tutto il mondo”, curato da don Claudio Recchiuti. (in calce si allega l’articolo relativo alla presentazione del testo)