Dal buio e dal freddo del Circolo Polare Artico, “Il raggio della pace” che illumina e riscalda

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(20-03-2024) Sono già trascorsi quasi due mesi quando la nave Garibaldi, affiancata dalla nave San Giorgio, è partita da Taranto per raggiungere il nord della Norvegia. Uomini e donne appartenenti alle navi, elicotteristi, “leoni” della Brigata marina San Marco, circa ottocento persone, sono ora dentro il Circolo Polare Artico per svolgere un’impegnativa esercitazione che coinvolge oltre ventimila soldati appartenenti a varie nazioni aderenti alla NATO.

La difficoltà dell’esercitazione “Nordic Response” è proprio quella di operare in condizione estreme, non solo in mezzo al mare, ma anche tra gli insidiosi fiordi norvegesi, sbarcare a terra con i mezzi anfibi e simulare tutti i possibili scenari in condizioni di luminosità ridotta e, soprattutto, di temperature estremamente rigide, non solo per le persone, ma anche per i mezzi impiegati.

Tuttavia, i militari della Marina stanno affrontando tutto ciò con la massima professionalità, con la dedizione di sempre, persuasi che il loro servizio sia realmente un contributo alla stabilità geopolitica, alla diffusione della pace, veramente “fino agli estremi confini della terra”.

Il conforto e l’assistenza spirituale in questi momenti è particolarmente apprezzata e ricercata da tutti: oltre agli incontri personali le celebrazioni liturgiche sono partecipate e persino a queste latitudini si è riusciti a formare un coro per l’animazione della S. Messa, dove i chitarristi sono il Comandante della nave Garibaldi, il Capitano di Vascello Marco Guerriero e il Comandante della sezione aeromobile, Capitano di fregata Tommaso Barone.

Il collante che in questi giorni tiene unite tutte queste attività è la lettera che l’Arcivescovo mons. Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, ha scritto e consegnato a tutti i militari italiani in occasione del sessantesimo dell’Enciclica “Pacem in terris” di Papa Giovanni XXIII. Una paginetta al giorno ci accompagna e scandisce i ritmi infondendo luce e coraggio, fino al punto che tanti giovani marinai hanno paragonato l’aurora boreale, che qui si vede splendidamente, con “il discorso alla luna” del Papa del quale la lettera dell’Arcivescovo parla collegandolo alla pace.

Don Pierluigi Plata