Il precetto pasquale a Piacenza

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(20-03-2024) Venerdì scorso, nella cornice della Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina in Piacenza si è celebrata l’Eucarestia in preparazione alla Santa Pasqua per tutte le Forze Armate e di Polizia, i Corpi dello Stato e le Associazioni d’Arma e Combattentistiche, parenti e amici. La solenne celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, Mons. Santo Marcianò.

Un appuntamento che si ripete di anno in anno raccogliendo questa porzione della “Vigna del Signore” e che a rotazione vede il nostro Pastore in una delle Diocesi della Regione Emilia Romagna.

La S. Messa è stata concelebrata con i Cappellani della VII Zona Pastorale e da altri sacerdoti della Diocesi di Piacenza-Bobbio, animata con il canto dal coro composto da alcuni dipendenti civili della Difesa. Presenti anche il Vescovo Emerito Mons. Gianni Ambrosio e il Vicario Generale don Giuseppe Basini il quale ha portato il saluto del Vescovo Adriano, impossibilitato a partecipare poiché impegnato sull’appennino nella visita pastorale.

L’Ordinario nel concludere la sua omelia ha espresso il Suo augurio e la sua vicinanza: “uomini e donne delle Istituzioni, appartenenti alle Forze Armate e di Polizia, voi siete luce nel deserto, operatori di speranza instancabili e inquieti davanti alle ingiustizie che colpiscono i più deboli. Siete chiamati a dare sicurezza, a proteggere luoghi e persone, in Italia e all’estero, perché difendete e seminate speranza”.

Tra le massime autorità civili e militari, il prefetto di Piacenza, un delegato del Sindaco, il presidente della Provincia, il Questore, i vari comandanti degli Enti/Reparti Militari presenti nel territorio della Provincia e anche il comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna Gen. D. Zuccher.

La mattinata di preghiera e di incontro si è conclusa poi nelle Sale della Curia Vescovile della Diocesi ospitante con una piccola pausa ristoratrice prima della partenza del nostro Arcivescovo.

L’evento è stato curato da don Pietro Campominosi.