(18-05-2024) Il Triduo pasquale è il tempo centrale dell’anno liturgico e quest’anno l’equipaggio di Nave Martinengo ha potuto vivere questo tempo d’amore fraterno e passione, di morte e resurrezione di Gesù Cristo, navigando insieme.
I nostri cuori e le nostre anime nel triduo pasquale navigarono su mari tranquilli ma le onde si infransero per ben 24 volte nei nostri cuori per farci rimembrare una ad una le ore della passione di nostro Signore Gesù Cristo. Una tristezza velata dell’animo il 28 marzo 2024 fece capolino sui volti dei marinai e la distanza dagli affetti familiari ci diede modo di vivere queste ore della passione così strazianti con mitezza e riflessione. Cercammo di comprendere col cuore e con l’anima pieni di tristezza, cosa abbia provato Gesù nel momento dell’addio a sua madre e ai suoi fratelli apostoli, cosa abbia provato nell’essere umiliato dall’umanità e quindi ferito nel corpo e nell’animo. C’è chi cercò di comprendere con la preghiera, chi seguendo dal computer la processione dei Santi Misteri degli anni precedenti della sua città natia, chi restando in silenzio. Ma la tristezza del cuore e dell’anima ci diede solo l’illusione di comprendere queste ore della passione. Solo il 30 marzo 2024 la triste nebbia che avvinghiò il giorno precedente il cuore e l’anima dei marinai, pian piano svanì quanto più la lancetta delle ore dell’orologio si avvicinò al lasso temporale tra le 14 e le 15. L’equipaggio quel giorno continuò a svolgere la missione per cui fu chiamato, ognuno con i propri compiti, ognuno con il suo ruolo, c’è chi cucinò, chi guidò la Nave verso rotte sicure, chi si trovò davanti ad un computer. Ma con il passare delle ore qualcosa cambiò, è come se ci fossimo dati un appuntamento, tutte le anime dell’equipaggio con gli occhi negli occhi si resero conto che Gesù sacrificò la sua vita per perdonare e salvare quell’umanità che lo derise, umiliò, gli mise in testa una corona di spine e posò il suo corpo martoriato su di una croce sulla quale fu incisa la scritta INRI. Miracolosamente quella triste nebbia svanì completamente dall’animo e dal cuore dei marinai, finalmente comprendemmo con amore e non con tristezza l’orologio della passione di nostro Signore, tutto fu chiaro. Il 31 marzo 2024 Gesù sconfisse la morte con amore e con amore condusse la Nave nel porto sicuro di Mombasa e traghettò l’animo dei marinai verso il suo cuore, ebbe così inizio la nostra festa insieme alla comunità italiana, desiderosa di incontrarci e tutto fu compiuto. (Andrea Littorio)