(11-09-2024) L’Ordinario militare per l’Italia, Monsignor Santo Marcianò, è stato accolto lunedì scorso al Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
La visita dell’Alto prelato è stata l’occasione per incontrare gli uomini e le donne in forza al COVI e fare con loro alcune riflessioni sul nostro tempo, sulla dignità umana, sull’impegno di mettersi al servizio del prossimo.
Toccanti e profonde le sue parole in sala “Calligaris”, di fronte a una folta rappresentanza di personale militare e civile delle diverse articolazioni.
Dopo avere ricevuto il ringraziamento da parte del Generale Figliuolo per avere accettato l’invito, Marcianò si è rivolto ai presenti con queste parole: “Sono felice di essere qui con voi come amico, come fratello e come vescovo”. Nel corso del suo intervento ha dunque riflettuto sui tempi che stiamo vivendo, caratterizzati dal susseguirsi di guerre che sono causa e conseguenza di una minaccia alla dignità e al valore della persona umana.
Toccando l’argomento sull’intelligenza artificiale e sull’economia, l’Ordinario militare ha affermato che esse debbano necessariamente coniugarsi con un’etica che ponga sempre al centro la persona umana. “In questo contesto, la militarità italiana si distingue per l’eticità. Nella militarità si trova il senso pieno dell’esistenza, perché voi siete pronti a dare la vita per gli altri”.
La visita è proseguita presso il Joint Operation Center (JOC), dove Monsignor Marcianò ha impartito la solenne benedizione ai locali della nuova centrale operativa.
“Un fiore all’occhiello della Difesa, frutto della collaborazione con le Forze Armate, con il Segretariato Generale della Difesa e con un raggruppamento temporaneo di imprese dell’industria nazionale”, queste le parole del Generale Figliuolo, in un passaggio del suo intervento.
L’incontro con l’Ordinario Militare si è concluso con il tradizionale scambio di doni e la firma dell’Albo d’onore.