Nave Martinengo: celebrate le Sante Cresime in Oman

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(04-11-2024) Recuperiamo e pubblichiamo, dalle note di questa estate, quella relativa alla bella celebrazione di cui al titolo.

A bordo di nave Martinengo, il cappellano don Andrea Spinozzi ha celebrato le Sante Cresime per otto membri dell’equipaggio e tre figli dei dipendenti dell’ambasciata italiana a Mascate. La cerimonia si è svolta nel porto della capitale omanita, nel corso di una sosta che ha interessato l’Unità impegnata nell’ambito dell’operazione Eunavfor Atalanta.

Per l’occasione è stato presente anche padre George Vaddukut, della parrocchia Santo Spirito di Mascate, delegato da S.E. Mons. Santo Marcianò.

A fare gli onori di casa il Force Commander dell’operazione Contrammiraglio Francesco Saladino e il Comandante di Nave Federico Martinengo CF Piergiorgio Ferroni.

Don Spinozzi, nel corso della sua celebrazione, ha sottolineato l’importanza della speranza data dallo Spirito Santo e, soprattutto, i sette doni che lo Spirito Santo ci offre per vivere bene il tempo presente; ricordando che i santi hanno vissuto in modo straordinario il tempo presente ed evidenziando che il miracolo è proprio questo, lo stesso miracolo che don Spinozzi ha augurato anche ai cresimandi.

Inoltre, don Andrea, ha esortato a prendere spunto dalle parole di Beato Carlo Acutis: “Nasciamo tutti originali ma molti muoiono come fotocopie. Voi siete chiamati a vivere sempre come persone originali e, se sentite che siete delle fotocopie, ricorrete alla misericordia di Dio”. Padre Vaddukut, dopo aver amministrato il sacramento della Cresima, ha voluto sottolineare che in Oman le parrocchie sono quattro di cui due a Mascate, concludendo il suo intervento ringraziando il vescovo Paolo Martinelli per averlo scelto in questa circostanza. Non è mancato, infine, il saluto di Don Spinozzi all’Arcivescovo Ordinario per l’Italia S.E. Marcianò che, per l’occasione, non ha potuto presenziare a bordo di Nave Federico Martinengo.

Ricevere il Sacramento della Cresima, lontano dai proprio cari, di sicuro non è comune e per gli otto membri dell’equipaggio del Martinengo un pensiero per le proprie famiglie, che per ovvie ragioni non erano presenti, sicuramente ci sarà stato. Ma in questo, l’aspetto positivo, riguarda la scelta del padrino o della madrina: un collega che tra i tanti ogni cresimando ha scelto come punto di riferimento, consapevole che quella “mano sulla spalla” sarà presente per il resto della loro vita. (Fabrizio Giannico)

Credit foto: nucleo P.I. Nave Martinengo