Sei nato così, di notte. Mentre il mondo dormiva e i poveri vegliavano, pensando che sarebbe stata una notte fredda come tante, faticosa come tante, o in cui restare fuori al freddo.
Anche oggi nasci così. Mentre pochi ricchi possono addormentarsi in residenze lussuose e calde, storditi dal benessere e dall’indifferenza, e tanti poveri piangono case distrutte da guerre o calamità e altri si avvolgono nei cartoni o annaspano tra le onde, sperando di incrociare una mano che li salvi. Ma anche oggi alcuni “pastori” vegliano; uomini e donne pronti ad essere quella mano che salva, quel soccorso che porge una coperta, quella dedizione incondizionata che difende e costruisce pace.
Sei nato così, di notte. Mentre in altre case dormivano le famiglie semplici, dopo una giornata di lavoro, soddisfazioni e preoccupazioni, con i loro figli; tra loro, anche quei bimbi che Erode, poco dopo, avrebbe trucidato, pensando di eliminarTi per sempre. Ma il sogno di Giuseppe Ti liberò dalla mano di Erode, seppe custodire la Tua Vita. E la tua Vita avrebbe vinto la morte di tutti.
Anche oggi nasci così. Mentre tante famiglie cercano di costruire il loro amore giorno per giorno, tra le fatiche e le gioie, accogliendo da Te il dono della vita dei figli, dei malati, degli anziani, e custodendoli con la cura di cui solo chi ama è capace. E mentre altri cedono invece a una cultura che uccide o manipola la vita, con le violenze, la criminalità, gli abusi, nonché sottraendo alle Tue Mani il frutto del grembo materno o la sacralità dell’ultimo respiro. Ma anche oggi c’è chi, come Giuseppe, sogna un mondo in cui la vita umana sia accolta, difesa, custodita sempre, senza condizioni; e a questo sa dedicare il proprio tempo, il proprio lavoro, la propria esistenza.
Sei nato così, di notte. Mentre era notte per tanti uomini e donne afflitti dalla crisi e dalla solitudine, soprattutto quella interiore, che ha dentro le tenebre del mondo e non crede si possano mai diradare. Eppure, in quella piccola e povera Grotta di Betlemme, si accendeva per sempre la Luce del mondo, la Speranza nella notte. Una Luce che molti hanno ignorato, specie nei palazzi del potere, ma che i piccoli e i Magi avevano saputo vedere, sottomettendo a una Stella la ragione, la scienza, il potere, le capacità personali e imparando che regnare significa servire.
Anche oggi nasci così. Mentre tanti nostri fratelli, giovani e ragazzi, vagano tremendamente soli, disperati, nella notte di falsi divertimenti, dipendenze e ubriacature; e nessuno sembra capire che il bene comune si deve cercare alla Luce del vero Bene di ciascuno. Ma anche oggi c’è chi opera con responsabilità, anche a livello scientifico e istituzionale, e sa edificare comunità sociali sulla roccia della verità e della giustizia, della solidarietà e della fraternità.
Sei nato così, di notte. Nella notte di ieri, mentre tanti imploravano in attesa della Tua venuta. Nella notte di oggi, mentre anime silenziose si volgono al Padre, con la preghiera di intercessione e supplica, contemplazione e ringraziamento per il Mistero del Tuo Natale.
Noi Ti ringraziamo, Bambino Gesù, perché Tu nasci ancora in ogni notte. E nasci anche attraverso i nostri militari: mani che salvano e soccorrono, braccia che accolgono e proteggono, menti che cercano la giustizia e la pace, cuori che difendono e sanno stare vicini… vite che custodiscono la vita, ogni vita, che, come la Tua, accende la Speranza nella notte.
Buon Natale e buon Giubileo della Speranza!
Roma, 23 dicembre 2024
Santo Marcianò