(09-04-2020) Particolarmente sentita, diremmo a tratti commovente, la lettera che quest’anno mons. Marcianò ha inteso far pervenire al clero diocesano “in un Giovedì Santo che non dimenticheremo facilmente”.
Al cuore del testo la creatività come risposta all’attuale situazione di staticità, chiusura, sofferenza, morte… e la parola “creatività”, entrata nel gergo con un significato riduzionistico, ovvero per indicare semplicemente ingegnosità o innovazione, credo abbia invece il pregio di richiamarci alla fecondità creativa.
La creatività presbiterale come fecondità ministeriale, come partecipazione alla creazione e alla nuova creazione, in questo momento così necessaria. Una creatività, la nostra, che vorrei spingervi ad applicare ai “tria munera” del sacerdozio e che provo a schematizzare così:
1.Creatività profetica
2.Creatività pastorale
3.Creatività santificante