“Vogliamo Essere Così: Preti Che Fanno Vedere Il Vangelo”: Al via La formazione dei Sacerdoti Giovani in Seminario

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(24-11-2021) Oggi la formazione del presbitero non può esaurirsi nel percorso di seminario ma, a ragione del tempo ricco di cambiamenti in cui viviamo, richiede un aggiornamento e una formazione continua specialmente per un sacerdote che esercita il proprio ministero in una realtà poliedrica come quella militare.

Sono così ripresi, dopo un anno di sospensione a motivo della pandemia, gli incontri del Giovane Clero con il Vescovo al Seminario Maggiore “San Giovanni XXIII” – Scuola Allievi Cappellani. Il momento della due giorni di formazione ha riguardato i sacerdoti con meno di dieci anni di ordinazione, sia incardinati nella Diocesi Ordinariato Militare, e quindi ex alunni del Seminario, sia provenienti da altre diocesi, o comunque in servizio come cappellani da meno di cinque anni.

Giovedì dopo la celebrazione della Messa nella cappella del Seminario è stata la parola paterna e il magistero di mons. Santo Marcianò ad introdurre la due giorni di formazione. Don Santo ha voluto tracciare un identikit del sacerdote cappellano militare, prete che “fa vedere” il Vangelo vivendo il sacerdozio come annuncio esistenziale, ben lungi dal vantare diritti, ma vivendo prima di tutto la relazione con il Signore nella preghiera: è questa la relazione fondante che apre alla relazione con i fratelli perché se un prete vive la preghiera come fondamento, la percepisce come essenziale e la insegna agli altri diventando “attraente”. Preti – ha esortato – in grado di annunciare “con la vita” il Vangelo anche a chi non ascolta più l’istituzione Chiesa, capaci di intercettare il bisogno esistente, ma sopito, di Dio che alberga nel cuore di ogni giovane. L’unico privilegio che un cappellano militare, a buon diritto, può vantare è di vivere in stretta sinergia con i giovani e le giovani militari diventandone di essi maestro e compagno.

La mattinata del venerdì è stata dedicata alla formazione spirituale-culturale a cura di dom Ildebrando Scicolone, monaco benedettino, abate emerito del monastero di San Martino delle Scale, per decenni docente di liturgia al Pontificio Istituto Liturgico in Roma, istituto del quale è stato anche preside per due mandati. Padre Scicolone è testimone vivente del processo di genesi, nascita e sviluppo della riforma liturgica iniziata e voluta dal Concilio Vaticano II e tutta la sua formazione e il suo servizio alla Chiesa è stato vissuto nell’ottica di contribuire all’inculturazione della liturgia riformata nel contesto sociale odierno. In questo primo incontro dom Ildebrando ha voluto condividere con i sacerdoti presenti alcune riflessioni a partire dalla importanza e centralità della parola di Dio nella liturgia: aspetto questo che non concerne solo la proclamazione e la predicazione, ma la possibilità di trarre delle proficue catechesi di evangelizzazione adatte al mondo odierno a partire dalla liturgia che vede nella Parola la sua fonte principale.

Le varie parti della formazione sono state intervallate da momenti di condivisione fraterna, dai pasti in seminario, momenti favorevoli per conoscersi, rinsaldare o creare relazioni fraterne essenziali per la vita del presbiterio in comunione con il Vescovo. I cappellani che si sono affacciati da poco alla realtà dell’Ordinariato Militare hanno così avuto la possibilità di presentarsi e farsi conoscere, invitati anche dal clima semplice, cordiale e familiare creatosi fra i presenti.

La celebrazione eucaristica conclusiva della due giorni è stata arricchita da un momento alto di spiritualità e annuncio evangelico. L’Arcivescovo infatti durante la Messa ha impartito i sacramenti della iniziazione cristiana al tenente colonnello Domenico Menna, comandante di battaglione al XIII Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, che ha fatto esperienza di “Gesù che salva” proprio nel teatro operativo all’estero grazie all’incontro con don Marco Minin (che lo ha accompagnato al battesimo come padrino) e don Bruno Mollicone che hanno camminato assieme a lui alla scoperta della dimensione della fede.

La formazione permanente vedrà i sacerdoti giovani ritrovarsi nuovamente in Seminario nei mesi di febbraio e marzo 2022.

Christian Massaro