(18-04-2022) “Dio diventa creatura, se non avesse assunto la nostra umanità non avrebbe potuto redimerla”. Così l’Ordinario militare in uno dei passaggi dell’omelia nella Veglia pasquale presieduta in Santa Caterina a Magnanapoli. Una esauriente e semplice riflessione-catechesi, quella del presule, che ha preso le mosse essenzialmente dal Vangelo di Luca proclamato.
Il primo giorno…
“ecco perché la domenica si celebra la Pasqua”;
al mattino presto…
“il buio si sta diradando, al buio Lui illumina i cuori di ciascuno di noi e le tenebre non sono capaci di sconfiggere la luce”;
le donne…
“sono con Gesù, si innamorano di Lui, è un innamoramento nella fede. Sotto la croce ci sono solo loro e Giovanni. La Pasqua mette in risalto la leadership delle donne, il loro coraggio, il loro ruolo. Sono loro che vanno a dare l’annuncio agli apostoli, le prime apostole sono state le donne. C’è in loro un amore che non riesce a fare il salto della fede. In quale Gesù crediamo? In un Gesù morto da profumare con le nostre categorie o in Gesù vivo?
Gli apostoli fanno fatica a credere e vengono zittite pure le testimoni del risorto. La fede si misura con l’annuncio della Parola, senza l’annuncio della Parola non c’è fede.
Noi diciamo di credere ma che posto ha la Parola di Dio nella nostra vita? Il mondo di oggi cerca di zittire Dio, cerca di zittire Cristo attraverso lo zittire i suoi testimoni. Si cerca in tutti i modi di mettere il bavaglio a coloro che annunciano Cristo.
E’ la tentazione dell’uomo di oggi di farsi manipolare dalla cultura dominante, non credere nella Parola di Dio. Quando si prova a parlare di Dio spesso si viene perseguitati A volte non lo si fa perché se lo si fa non si fa carriera.
C’è anche un mondo lavorativo che tiene fuori, tiene lontano Dio. Le donne guardano a terra. E’ difficile alzare gli occhi al cielo per cercare il vivente. Ci accontentiamo della terra? Che poi sono gli idoli al posto di Dio. Alziamo lo sguardo. Cristo è Risorto. Lui è il vivente Tutti siamo morti a causa del peccato. Guardiamo per terra? E’ il segno della perdita della speranza. La speranza è certa. Annunciamo la resurrezione di Gesù a tutti coloro che incontreremo.