Il Vicario generale alla Commemorazione di El Alamein

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(27-10-2022) Il Vicario generale, mons. Sergio Siddi, lo scorso 22 ottobre, si è recato in Egitto in occasione dell’80° anniversario di “El Alamein”. Con lui anche il rettore di Santa Caterina a Magnanapoli, don Pasquale Madeo.

Alla commemorazione dei caduti sono intervenuti il sottosegretario Stefania Pucciarelli e i vertici dell’Esercito. Dapprima ci si è ritrovati per un momento di preghiera e riflessione presso il sacrario tedesco, nel corso del quale il Vicario ha offerto un breve pensiero spirituale.

“La violenza, la guerra, gli stermini, gli eccidi – ha detto mons. Siddi – e ogni forma di manipolazione e violenza della vita umana nascono quando si perde il senso di cosa sia l’uomo, di quale sia la sua grandezza, di quanto grande sia l’amore di cui egli è degno. Siamo chiamati a trasformare i nostri cuori – ha aggiunto – perché possiamo impararlo costruendo una nuova umanità nella salvaguardia della vita. Apriamoci alla speranza perché faccia sempre germogliare frutti di perdono dove l’odio sembra aver seminato l’ultima parola. La memoria di quanto accade in questo luogo – ha concluso sia speranza e invocazione al Padre e Creatore di ogni uomo, affinché, nella storia, non si ripeta più nulla di simile e non si offenda in nessun modo la creatura”.

Nel pomeriggio, ha avuto luogo, altresì, una celebrazione eucaristica, nel sacrario italiano. Nel corso dell’omelia il Vicario, partendo dal riferimento al vangelo del giorno, in ordine alla pregheria ha ribadito che: “Se c’è l’umiltà oggi possiamo guardare ad essa: come un momento di speranza, un incontro con il Signore della Vita, una occasione per riconoscersi poveri.”

Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.

Partendo proprio da San Paolo mons. Siddi ha raccomandato di:” Avere fede non solo verso Dio, manche nella difesa di tutti quei valori che da Lui provengono. Oggi è una occasione propizia per meditare e per capire. Il valore della patria, della libertà, della giustizia, della pace vissuta e annunciata in queste colline, pagando un prezzo elevato per fare questo servizio. Anche noi oggi – ha concluso – in questo luogo ci prendiamo l’impegno di trasmettere questi valori, aiutando le giovani generazioni a scoprirne la bellezza, per poi affrontare le scelte importanti della vita”.