Visita dell’Ordinario militare a Verona

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(30-11-2022) Si è svolta nella mattinata di mercoledì 23 novembre la visita dell’Ordinario Militare per l’Italia Monsignor Santo Marcianò presso la Caserma “Giovanni Duca” di Montorio Veronese, sede dell’85° Reggimento Addestramento Volontari “Verona” e del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger”. Accolto dal Picchetto d’Onore dei Volontari in Ferma Prefissata (VFP1), freschi di giuramento, del 1° Blocco 2022 che stanno svolgendo il primo periodo di attività addestrativa, dal Comandante Colonnello Federico LOI, l’Arcivescovo castrense si è recato presso il Comando di Reggimento per rendere onore alla Bandiera di Guerra e la firma dell’Albo d’Onore.

Presso la Sala Polifunzionale, che fino a qualche mese fa’ era stata adibita a Polo Vaccinale per la città di Verona, Monsignor Santo ha salutato una folta rappresentanza dei 470 Volontari che da circa sei settimane sono entrati nell’esperienza militare. Ha parlato loro rivolgendosi come un padre verso i suoi figli, senza distinzione di origine territoriale e di appartenenza religiosa. Nei passaggi del suo saluto ha raccomandato che la preziosità della loro scelta di vita sta nel fatto di essersi votati non solo alla conservazione della propria incolumità, ma soprattutto nel servizio rivolto al prossimo. Essere soldato significa spendersi per il prossimo senza remore e calcoli. Il valore della disciplina che nelle realtà educative e formative viene vissuto, come per una persona consacrata lo è stato il periodo vissuto in Seminario, imprime un carattere che è destinato a svilupparsi per tutto il resto della vita. Non spegnete mai – ha sottolineato – la crescita della coscienza, la passione della conoscenza e la generosità del servizio, pena l’indebolimento della vostra identità. Altresì ha fatto riferimento al Patrono dell’Esercito Italiano, San Giovanni XXIII, il Papa Buono, ricordando come proprio il periodo vissuto da Cappellano Militare durante la Prima Guerra Mondiale, sia stato così determinante e indelebilmente impresso nella sua personalità.

Si è poi recato al Comando del 4° Alpini Paracadutisti “Ranger”, accolto dal Generale di Brigata Pietro ADDIS, Comandante delle Forze Operative Speciali dell’Esercito e dal Colonnello Fulvio MENEGAZZO, Comandante di Reggimento. Quest’anno ricorre il 140° anniversario della costituzione del 4° Reggimento Alpini e 70° dalla costituzione della specialità degli Alpini Paracadutisti. Ha rivolto un saluto ad alcuni Alpini Paracadutisti, che hanno conseguito il brevetto “Ranger”. Monsignor Marcianò ha colto nella traduzione francese del termine il significato “di coloro che entrano in situazioni complesse e particolarmente rischiose per portare la risoluzione”, essere coloro che “rimettono ordine” – “ranger”. Ha donato una corona del Rosario, per affidare ciascuno e i loro cari alla materna intercessione di Maria SS.ma.

A concludere la visita, la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di San Zeno in Monte, Casa Madre dell’Opera don Calabria, istituita da San Giovanni Calabria, sacerdote veronese nato 150 anni fa. Presenti il Generale CA Massimo SCALA, Comandante del COMFOTER di Supporto e la relativa rappresentanza. Significativa la scelta del luogo dettata dal fatto che durante gli studi in Seminario i Superiori ritennero che al giovane studente Giovannino Calabria, lo svolgimento del servizio militare l’avrebbe distolto dagli studi teologici. Invece fu proprio da soldato in servizio presso l’Ospedale Militare di Verona, che Giovanni rafforzò la vocazione, al termine del quale completò la formazione e ricevette l’Ordine Sacro. L’Ospedale Militare di Verona fu caro al Santo della carità molto stimato nella città, tanto che fra il 1933-1934 volle omaggiare il decoro della Cappella e la fece affrescare a sue spese. La struttura ora non più funzionale alla Sanità Militare, è sede del Reparto Comando del COMFOTER-SPT. Nella continuità dei legami tra l’Esercito e l’Opera Poveri Servi della Divina Provvidenza, 15 anni fa’ venne fatto dono per la Chiesa dell’ex Ospedale Militare di una reliquia di San Giovanni Calabria.

don Flavio RIVA