Il Reparto silano dell’Aeronautica Militare commemora la Patrona

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(12-12-2022) Si è celebrata stamane a Cosenza, presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto, la cerimonia di commemorazione in onore della Vergine Lauretana patrona dell’Aeronautica Militare. La celebrazione liturgica è stata officiata dal Cappellano Collaboratore Don Mario Ciardullo, padre spirituale del personale del Distaccamento Aeronautico Montescuro, concelebranti Don Michele Fortino, parroco della parrocchia ospitante e Don Piermaria Del Vecchio.

Numerose sono state le autorità civili e militari intervenute, tra le quali S.E. il Prefetto di Cosenza a testimonianza del ruolo ricoperto dal Reparto nel territorio della provincia cosentina.

Presenti inoltre, i rappresentanti degli altri tre Reparti dell’Aeronautica Militare in Calabria ovvero la 132ª Squadriglia Radar di Crotone, il Teleposto Meteo di Bonifati ed il Teleposto per le Telecomunicazioni di Serralta San Vito in provincia di Catanzaro.

Il Tenente Colonnello Massimo Alligri Comandante il Distaccamento Aeronautico Montescuro, dopo aver dato lettura dell’Ordine del Giorno del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare,  ha ringraziato tutti gli intervenuti sottolineando che “in una giornata così cara agli appartenenti all’Aeronautica Militare, la presenza delle autorità e delle associazioni d’arma, è motivo di orgoglio per tutto il personale del Reparto e da sprone per una sempre maggiore presenza dell’Arma Azzurra nel territorio calabrese”.

Nell’omelia don Ciardullo ha richiamato l’importanza, la gioia, l’emozione, la responsabilità dell’essere radunati attorno alla mensa eucaristica in nome di Maria “da noi invocata come Madonna di Loreto, patrona dell’Aereonautica militare”.

“In questo tempo difficile, in cui il cuore dell’uomo sembra ospitare soltanto sentimenti di guerra, di odio, di rancore, di non perdono – ha proseguito – Maria ci convoca e ci fa sentire ancora di più figli amati e Benedetti”. Agli uomini dei cieli blu e agli altri appartenenti alle forze armate il celebrante ha inteso sottolineare “il senso vero della nostra esistenza: essere martiri. Sempre pronti a dare la vita per gli altri, sempre pronti a morire per quei colori e per quei valori”.