In cammino verso la Pasqua con la Comunità pugliese

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(15-03-2023) Martedì 7 marzo, presso la Basilica Cattedrale San Pietro Apostolo di Cerignola (FG), S.E.R. Mons. Santo Marcianò, ha presieduto la celebrazione eucaristica del Precetto Pasquale Interforze della XIIIª Zona Pastorale “Puglia”, insieme a S.E.R. Mons. Fabio Ciollaro Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano e ad i cappellani militari della Regione.

Alla celebrazione erano presenti autorità civili e militari, le rappresentanze delle Forze armate e della Sicurezza e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; in particolare numerosa e significativa la presenza di Allievi delle Scuole Militari, unitamente a quelli dell’Istituto Alberghiero Einaudi di Foggia.

Quest’anno il Vescovo ha raggiunto la Terra di Capitanata confermando il Suo  vivo desiderio  di incontrare a rotazione le varie Comunità militari del territorio pugliese e approdando, in particolare, a Cerignola, nella cui cattedrale durante l’omelia ha rivolto un vivo ringraziamento alle donne e agli uomini “con le stellette” per quanto fanno con alto senso del dovere al servizio del Paese, nella lotta contro la criminalità e in campo umanitario, non trascurando un rifermento alla guerra in Ucraina ed alle terribili immagini di morte del recente naufragio di Cutro. In particolare ha spezzato il pane della Parola proclamata richiamando a tutti i presenti l’invito del profeta Isaia a camminare sulla via del Signore, ad abbandonare la via del male per percorrere i sentieri della giustizia e del bene; inoltre sulla scorta del Vangelo di Matteo 23,1-12 ci ha incoraggiati ad essere sempre, comunque e dovunque, “grandi nel servizio” e testimoni autentici di quei valori necessari per l’edificazione di una società più sana e meno corrotta. Testimoni, e ci sembra bello concludere con questa immagine, autentici e credibili, capaci di seminare nel cuore delle nuove generazioni, formandone le coscienze, semi di bene, di legalità, di amore per il bene comune in una logica di vita donata e spesa a servizio di tutti.  (padre Giuseppe Rubbio)