L’Aeronautica Militare celebra la Vergine Lauretana

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(11-12-2024) Si è tenuta nella mattinata di ieri, presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, la tradizionale celebrazione eucaristica dell’Aeronautica Militare in omaggio alla Vergine Lauretana, Santa Patrona degli Aeronauti.

La celebrazione, presieduta da S.E. Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia e concelebrata da Mons. Antonio Coppola, Vicario Episcopale per l’Aeronautica Militare, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti.

Vi ha inoltre preso parte una nutrita rappresentanza di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa dell’Aeronautica, personale civile della Difesa, i Cappellani militari dell’Aeronautica Militare e della zona pastorale del Lazio, numerose autorità militari e civili nonché rappresentanti delle componenti aeree di tutte le Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.

Ad aprire la cerimonia religiosa è stato proprio Mons. Antonio Coppola che, nel ringraziare tutti i presenti, soprattutto l’Arcivescovo Ordinario Militare, ha sottolineato il profondo momento ecclesiale e la piena comunione con il Santuario della Santa Casa nel vivere questo momento: “Viviamo oggi in comunione di spirito questo momento di profonda fede e questa giornata di profonda ecclesialità. Una festa è tale solo se la si vive nella dimensione comunitaria e nel nostro essere oggi Chiesa, e la cosa più bella di essere oggi Chiesa è essere riuniti intorno al nostro legittimo Pastore, l’Ordinario Militare per l’Italia”. Mons. Coppola ha poi voluto salutare i ragazzi e le ragazze della Scuola Marescialli di Viterbo cimentatisi nell’esecuzione dei brani liturgici che hanno accompagnato la funzione religiosa: “Il loro impegno – ha detto – è espressione piena di una festa di famiglia”. Con riferimento infine ad un particolare affresco presente nella base militare di Vigna di Valle e raffigurante la Vergine Santa ha concluso: “Protegga il nostro volo, non solo quello con gli aerei ma soprattutto il volo di tutta la nostra vita”.

A seguire, nell’omelia, l’Ordinario Militare S.E. Mons. Santo Marcianò ha subito ricordato come la cerimonia di oggi faccia memoria di una data importante, quella in cui Papa Benedetto XV, nel 1920 – a seguito della leggenda secondo cui la Santa Casa nella quale nacque Maria a Nazareth fosse stata traslata, per mano degli Angeli, a Loreto nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294 – volle che la Madonna di Loreto fosse scelta quale Patrona degli Aeronauti. “Il Papa non poteva fare scelta migliore. Spesso voi militari dell’Aeronautica – ha proseguito – venite paragonati proprio agli angeli, e non c’è immagine più bella che vi possa rappresentare proprio per il peculiare compito del volo che è affidato a voi. Un volo che vi vede raggiungere luoghi diversi per soccorrere persone diverse in situazioni ordinarie ma a volte anche drammatiche, recando vicinanza, sostegno, aiuto. Tutto questo è possibile grazie alla vostra competenza, unitamente alla dedizione, perché non basta solo la prima.

La vostra missione – ha continuato ancora Mons. Marcianò – è come una vocazione, e in ogni vocazione c’è un inizio. Ed è così che vi invito a continuare a vivere il compito che vi viene affidato, come una vocazione, una chiamata che non separa la vita personale da quella professionale, che non separa la dimensione spirituale da quell’operativa. La vostra presenza qui oggi dimostra come scegliere e venerare la Patrona non significa solo chiederne l’aiuto, il soccorso, ma riconoscere che l’uomo invoca un assoluto che diventa origine, misura e meta del nostro agire e del nostro stesso essere”.

Con riferimento poi a tutti quei luoghi di crisi, di scontri politici, di ricerca di difficili equilibri internazionali, Mons. Marcianò ha rivolto parole di gratitudine alle donne e uomini dell’Aeronautica Militare: “Raccogliete e affrontate queste difficili realtà con un peculiare servizio, un servizio alla pace, non saprei definirlo in altro modo. Un servizio alla pace che vi vuole angeli in quei luoghi periferici. E il mio pensiero va al contributo fattivo che date nelle missioni internazionali dove, con tutti i militari italiani, giocate un delicatissimo ruolo di protezione, di soccorso, di formazione, di vicinanza, nello sforzo di stimolare vie di dialogo, di riconciliazione. Un’opera di pace la vostra, silenziosa, non sempre nota, portata avanti con il sacrificio straordinario e con la pazienza dei piccoli passi.

Inoltre, assieme alle periferie di guerre, sono sempre aperte per voi altre periferie da raggiungere, in particolare in situazioni di calamità naturali, o nelle emergenze sanitarie quando la velocità del volo può essere decisiva, come ad esempio per un intervento tempestivo per il trasferimento di feriti, per il trasporto di generi di prima di necessità in tutte quelle periferie di emarginazione e drammi a cui voi arrivate e portate salvezza.

Ma non è solo nello straordinario che si esplica il vostro compito, c’è anche l’ordinario. La sacralità è proprio nel quotidiano, e la quotidianità del vostro impegno non è meno importante delle vostre missioni speciali perché il centro di tutto è la difesa, la protezione, la salvaguardia della vita umana. Difendere la vita in ogni fase, in ogni situazione, è davvero il cuore della missione delle Forze Armate. Il vostro esempio, lo spirito di servizio che ha spinto il vostro ‘sì’ iniziale alla missione, anzi alla vocazione, è segno di speranza. Fratelli e sorelle dell’Aeronautica, affidate a lei, Vergine Lauretana, la vostra vita e la vostra missione affinché Maria vi renda sempre di più Angeli di speranza, di giustizia e di pace, non solo per il nostro Paese ma per il mondo intero”.

Infine, S.E. Mons. Santo Marcianò, che ha celebrato oggi una delle sue ultime funzioni religiose insieme all’Aeronautica Militare prima di terminare, il prossimo aprile, dopo quasi 12 anni, il suo percorso come Ordinario Militare, si è così espresso: “Mi avete aiutato a crescere e migliorare. Con la vostra umanità piena, caratteristica intrinseca dell’essere militare, mi avete colpito nel profondo. Siete esperti in umanità e mi avete fatto crescere, perché il dono radicale di voi stessi, ovunque voi siate, è un fatto concreto. Grazie Aeronautica Militare, vi porterò sempre nel cuore. Grazie per tutto il bene che mi avete fatto e che mi avete voluto”.

Ha poi preso la parola il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, che nel suo discorso di saluto, al termine della funzione religiosa, ha voluto subito ricordare i Caduti e tutti i famigliari di coloro che hanno perso la vita “per il bene della nostra Patria, per la nostra libertà e per il nostro popolo”. A seguire il Capo di Stato Maggiore ha ringraziato tutto il personale dell’Aeronautica che opera in silenzio 24 ore su 24, “sempre pronto a prestare soccorso, aiuti, difesa, formazione, aprendo la strada a opere di giustizia, solidarietà e fraternità, spesso attraverso il dialogo con culture e religioni diverse, per costruire insieme la pace. Sono davvero orgoglioso di voi e dei vostri Comandanti perché attraverso di voi rappresentiamo un elemento chiave, un simbolo di sicurezza e di certezza non solo per il nostro Paese ma anche in campo internazionale”. Al termine del suo intervento, il Gen. Goretti ha invitato i presenti a dedicare un applauso all’opera pastorale di S.E. Mons. Santo Marcianò: “Sei stato una guida e un rifugio sicuro per tutti noi. Grazie”.