Messaggio per il Natale 2013

Lo stupore di ogni Natale
 
 
Carissimi fratelli e sorelle,
è il primo Natale che celebro come vostro vescovo e vorrei davvero celebrarlo accanto a ciascuno di voi, raggiungendo tutti nelle vostre case, nelle comunità, nelle caserme, nello svolgimento dei diversi compiti, nelle vostre missioni anche molto lontane, per portare, con semplicità e grande affetto, la Presenza dolce e forte di Gesù che viene.
Sì, Egli viene nella storia e ogni volta la sconvolge e la rimette in movimento, con la forza che la vita, quando nasce e rinasce, possiede. È l’esperienza che dice questo.
Tanti di voi, certamente, sono rimasti stupiti di fronte alla nascita di un figlio, novità che cambia la vita della famiglia e, in essa, cambia nell’intimo ogni persona, soprattutto i genitori.
Tanti di voi, nello svolgimento del dovere quotidiano, hanno vissuto con stupore la novità di sentirsi trasformati per aver potuto sottrarre alcune vite ai pericoli o alla morte, restituendo loro dignità.
E tanti di voi hanno esperienza di quello stupore che coglie chi può contemplare la rinascita umana delle creature che incontrano il Signore, vivendo la liberazione dal peccato e la novità della vita.
La novità del Natale è tutta qui, nel quotidiano dell’esistenza che ciascuno è chiamato a vivere: la famiglia, il lavoro, la preghiera e la vita spirituale… È la trasformazione del cuore che il Bambino di Betlemme genera in noi e che ci permette di trasformare le nostre vite e la storia umana.
E questo genera stupore. Vedete, i cosiddetti grandi eventi, soprattutto oggi, non possono raggiungere le profondità del nostro animo; in nome del progresso tecnologico e scientifico, siamo troppo abituati a considerare possibile ciò che solo pochi decenni fa sembrava impensabile. Questo è un bel dono ma non è la vera novità, perché ciò che, alla fine, cambia davvero la vita non sono le cose, sono le persone; non è la scienza, è la presenza.
Sì, cari amici. È la Presenza di Gesù la novità e lo stupore di ogni Natale!
La Presenza di un Dio che cambia la storia e la vita. E la nostra vita cambia se la Sua diventa Presenza accolta e amica con la quale dialogare nella preghiera, confrontarsi nel dubbio, piangere nel dolore, misurarsi nelle scelte fondamentali, condividere la fatica e la vera gioia…
La Presenza di Gesù, certamente, non è reale solo a Natale: Dio ha scelto di vivere con noi, di “abbassarsi” fino alla condizione umana per essere Presenza in ogni contesto umano, in ogni cuore umano. Ma il Natale ci ricorda questo “abbassamento” e ci dice che, da quel giorno, niente di ciò che è umano è così “basso” da non poter essere raggiunto e trasformato dal Suo Amore!
Lasciamoci raggiungere da questa Presenza, soprattutto in ciò che di noi e del mondo ci sembra più basso e irraggiungibile: le tante realtà di male, in cui cerchiamo di difendere i fratelli; le tante missioni di pace, che portiamo avanti in luoghi di guerre assurde; le tante povertà economiche e spirituali, che tocchiamo ogni giorno e che sembrano irrisolvibili. Ma lasciamoci raggiungere anche nelle nostre resistenze, nelle nostre fragilità, nel nostro orgoglio, nel nostro peccato…
In tutto questo, non lo dimentichiamo, solo un Bambino può entrare! SpalanchiamoGli il cuore e, in questo Santo Natale, vivremo lo stupore e la novità di una Vita che cambia la storia e la nostra vita.
A tutti voi, alle vostre famiglie e alle vostre comunità, l’augurio più caro, con tutto il mio affetto e invocando la Benedizione del Bambino di Betlemme.
Buon Natale!
 
Roma, 23 dicembre 2013
 
 
X Santo Marcianò
 
 
21-02-2014