Messaggio dell’Ordinario Militare per la Giornata Nazionale per la Vita – 11 Gennaio 2024

11-01-2024

LA FORZA DELLA VITA CI SORPRENDE

È la Giornata per la vita. Nel mondo, tuttavia, si respira odore di morte. La guerra rimane, intoccabile, nonostante la memoria ci indurrebbe a fuggirla con orrore; memoria di un passato di conflitti, come pure di discriminazioni e persecuzioni.

Il mondo non è diventato mai migliore, dopo le guerre. E così come si sono dovuti ricostruire i luoghi che la guerra ha devastato, si sono dovuti ricostruire gli animi, le menti, le coscienze… il grado di civiltà di un popolo che la guerra, inevitabilmente, riesce a bloccare, a capovolgere, ad annientare. Ma una cosa non si ricostruisce: la vita di chi, nella guerra, rimane ucciso. La guerra, ogni guerra, sarà, sempre e per tutti, una sconfitta, perché nega la vita. Così, negando il valore della vita, di ogni vita, non si potrà mai sconfiggere la guerra, con tutto il carico di ingiustizie, odio, devastazione, morte che essa porta con sé.

Come ricordano i Vescovi italiani nel Messaggio per la Giornata per la Vita 2024, oltre ai conflitti che ci circondano e non si fermano, altre “guerre”, in realtà, ci stanno attaccando; oltre alla «vita del nemico – soldato, civile, donna, bambino, anziano» -, che «deve essere stroncata con la forza delle armi o comunque annichilita con la violenza», altre uccisioni minacciano l’esistenza umana, dal suo sorgere nel grembo materno fino alla morte naturale, generando così troppe «vite negate»: le vite dei migranti rifiutati, dei lavoratori sfruttati, delle donne violate, dei malati e disabili eliminati, dei bambini abusati o di quelli manipolati e uccisi nel grembo materno… Vite che non si potranno ricostruire perché soppresse, ma obbligheranno a ricostruire gli animi, le menti, le coscienze… il grado di civiltà di un popolo che, paradossalmente, ha costruito sulla negazione del diritto alla vita un edificio di altri diritti di cui, presto o tardi, si rivelerà l’assenza di fondamento. Un popolo che non si lascia più sorprendere dalla vita, perché ne ha cancellato il valore: non in teoria ma nelle persone concrete, creando un vero divario tra “la vita” e “le vite”.

Eppure, «la forza della vita ci sorprende»! Il suo profumo è più forte dell’odore di morte. E la forza della vita ci sorprende proprio “nelle vite”, nelle singole piccole vite: specie quelle che sarebbero facilmente «negate» perché portatrici di dolore, disabilità, fragilità, morte ma che, al contrario, testimoniano di poter trasformare il dolore, la disabilità, la fragilità e la morte in esperienze di coraggio, condivisione, compassione, gioia… in vita!

Cari militari, continuate a difendere, proteggere e promuovere la vita, ogni vita umana. Voi sapete che, come la storia insegna, persino il buio della guerra può essere rischiarato da «gesti di fratellanza e perdono» compiuti da «colui che si riteneva nemico mortale».  E voi sapete come il dovere di proteggere la vita costi sacrificio, fatica, rischio, fino al dono della vostra stessa esistenza.

Continuate a lasciarvi sorprendere e interpellare dall’intangibile dignità umana che la vita di ogni persona possiede in sé. E sarete sempre più autentici operatori di pace, capaci di contribuire a ricostruire gli animi, le menti, le coscienze… il grado di civiltà del nostro popolo, perché diventi una vera civiltà della vita e dell’amore.

Santo Marcianò