Ringraziamenti dell’Ordinario al Cardinale Marc Ouellet in occasione del 150° anniversario dell’istituzione della Capitaneria di porto di Civitavecchia

16-09-2020

Eminenza Reverendissima, a nome della Chiesa Ordinariato Militare in Italia, desidero esprimerLe profonda gratitudine per la sua disponibilità a presiedere la Solenne Celebrazione Eucaristica. Il 150° anniversario di presenza della Capitaneria di Porto a Civitavecchia, in certo senso, lega la sua storia alla vocazione di questo porto. E’ una storia che dall’antica Roma ci porta allo Stato Pontificio che vedeva già all’inizio dell’800 la presenza qui a Civitavecchia della “Capitania di Porto” Pontificia.

Un porto è un affaccio sul mondo, per cui è stato sempre importante che esso fosse difeso e custodito, come i militari fanno, vigilando sullo spazio di mare della Nazione. E un porto è un biglietto da visita, un ponte straordinario che permette speciali relazioni con altre culture, civiltà, persone; segna la rete del commercio internazionale, del turismo, dei flussi migratori.

Oggi molti porti in Italia, accanto al difficile lavoro dei marittimi fulcro della nostra economia, vedono l’approdo di profughi e migranti: uomini, donne e bambini afflitti da guerra e fame e in cerca di una vita migliore… E la Capitaneria di Porto continua a svolgere il suo compito vegliando sulle acque, dove molti purtroppo trovano la morte ma molti altri la troverebbero, se non fossero soccorsi da loro.

Quella dei nostri militari, è una difesa, sì, ma è sempre difesa della vita. Una difesa che non conosce differenze di razza, cultura o religione, perché vede nell’uomo il fratello da custodire da ogni pericolo, anche a costo della propria vita. Una dedizione oblativa per cui la gente e la stessa Chiesa è profondamente grata a loro; e la sua presenza qui, Eminenza, è di questo conferma incoraggiante.

Grazie dal profondo del cuore, dunque, perché oggi Lei ci aiuta a fare memoria di coloro che qui sono arrivati e da qui sono partiti, di coloro che qui vivono e lavorano. E ci aiuta a sperare che il porto sia fulcro di una vita economia e sociale che riprende, dopo la pandemia, ma, soprattutto, sia segno di un’Italia, di un’Europa, di un mondo aperto a quel messaggio di accoglienza che gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto rendono ogni giorno concreto e universale, vincendo la cultura dello scarto e della paura, per amore della vita dei fratelli.

Grazie di cuore!

Santo Marcianò