Perdonanza delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine

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(01-09-2021) In occasione della 727ª “Perdonanza Celestiniana” anche le Forze Armate e le Forze dell’Ordine hanno potuto vivere con intensità e suggestione questo evento religioso di portata storica che ha avuto il suo apice nella S. Messa presieduta da sua Ecc.za Mons. Claudio Palumbo Vescovo di Trivento, alla presenza delle massime autorità civili e militari.

La celebrazione ha visto il coinvolgimento degli Allievi del Coro della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, i quali si sono dimostrati molto preparati e capaci, riuscendo a creare un clima liturgico di grande spiritualità ed emotività. Il servizio all’altare è stato svolto degli Allievi della Scuola Carabinieri di Campobasso. Tanto ha reso la liturgia momento veramente toccante e coinvolgente.

La Perdonanza Celestiniana ricorda il primo Giubileo e la Bolla del Perdono (l’originale è esposta in Chiesa durante tutto il tempo della festa). E’ segno di un pontificato, per l’epoca, veramente innovativo, che vuole dare risalto all’infinita misericordia di Dio e restituire speranza ai fedeli per i quali la salvezza dell’anima è un pensiero ricorrente e di grande responsabilità.

Inoltre il pontefice, Celestino V, con la Bolla del Perdono vuole concedere, con grande avvedutezza, l’indulgenza plenaria “a quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella Chiesa di Santa Maria di Collemaggio, dai vespri della vigilia della festività di Giovanni Battista fino ai vespri immediatamente seguenti la festività”. Per tanto, ogni anno, da quel lontano 1294, il 28 e 29 agosto, è possibile fruire di una solida e ampia indulgenza plenaria che restituisce i fedeli alla purezza del battesimo.

Il vescovo Palumbo nella sua omelia partendo da S. Agostino, e dalla sua esperienza di convertito dal manicheismo al cattolicesimo, ci ha ricordato che il “male” è privazione del “bene” e sull’esempio di S. Giovanni Battista ha sollecitato le Forze Armate e le Forze dell’Ordine a praticare sempre il “bene” nella loro opera quotidiana di servizio attento e generoso ai cittadini e alle Istituzioni.

(don Luca Giuliani)