(28-03-2023) Nei giorni di giovedì 23 marzo e di venerdì 24 marzo il Seminario “S. Giovanni XXIII” – Scuola Allievi Cappellani Militari, ha ospitato l’ultimo appuntamento dedicato alla formazione permanente dei giovani cappellani militari.
Anche stavolta l’incontro del venerdì mattina è stato tenuto da p. Emilio Gonzalez Magaña SJ, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, il quale ha parlato, alla presenza di Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, dei sacerdoti e dei seminaristi in particolare della figura del padre spirituale e dell’accompagnamento spirituale, rispettivamente servizio e tematica molto importanti che, in quanto “silenziose e nascoste” non sono così conosciute nel mondo laicale e giovanile in cui i cappellani quotidianamente svolgono il loro ministero. La figura del padre spirituale è oggi più che mai incompresa e segnata da numerosi ostacoli e rischi, che vanno ben conosciuti, ma resta una risorsa molto preziosa che la Chiesa offre per far crescere e fortificare i suoi figli che lo richiedono. Essere un padre spirituale non è da tutti, e non è detto che un sacerdote, in virtù dell’ordinazione, sappia già esercitare questo ministero, ma è necessario formarsi, conoscere le tecniche, gli obiettivi e le virtù necessarie da coltivare. Il relatore ha sottolineato ai sacerdoti la preziosità che sperimentano nell’avere loro stessi un padre spirituale, per la propria continua edificazione, con cui è possibile vivere spesso il sacramento della Riconciliazione e a cui aprire il cuore per qualunque problema o necessità dovesse sorgere nella propria vita spirituale, in egual modo dovrà essere offerta e proposta la stessa occasione ai propri fedeli laici i militari di ogni ordine e grado.
I giovani cappellani non hanno esitato a descrivere le caratteristiche del peculiare ministero che vivono nei vari teatri operativi e a porre numerose domande. Il relatore, dopo aver ascoltato con vivo interesse ha risposto alle domande fornendo ai convenuti preziosi consigli. Al momento formativo è seguita, come di consueto, nella cappella del Seminario, la celebrazione della Santa Messa che ha consacrato e ratificato tutto quanto detto e vissuto nella due giorni di fraternità e di formazione permanente.
Giovanni Granato
