Ministeri a servizio della Chiesa, Famiglia di famiglie

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(11-12-2023) Giorno 8 dicembre, nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, S.E. Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ha conferito a due seminaristi, Salvatore Guarneri e Raimondo La Valle, rispettivamente i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato. La celebrazione ha avuto luogo nel Seminario Maggiore “S. Giovanni XXIII”, Scuola Allievi Cappellani, proprio nell’anniversario del venticinquesimo anno della sua fondazione. L’ Arcivescovo ha ricordato come il Seminario è stato ed è rimasto sempre, come si diceva un tempo, “pupilla oculi episcopi” e perciò oggetto delle sue particolari cure ed attenzioni. Per l’occasione sono giunte da ogni parte d’Italia le famiglie dei seminaristi, da Milano fino a – è il caso di dirlo – Canicattì. L’Arcivescovo, insieme ai formatori del seminario, il rettore Don Saverio Finotti, il vicerettore don Rino De Paola ed il padre spirituale Fra Stefano D’Agostino, hanno desiderato incontrare i genitori, i fratelli e le sorelle degli otto attuali seminaristi, per vivere un tempo di condivisione e conoscenza. Ciò nella ben fondata convinzione che la formazione di un futuro sacerdote è opera condivisa. Essa non si può limitare agli anni o esaurire alla vita del seminario, ma è preceduta – ed è naturalmente anche seguita – dalla vicinanza, dalla testimonianza, dalla presenza delle famiglie di appartenenza di ogni seminarista. Dopo la celebrazione della S. Messa ed il conferimento dei ministeri, l’Arcivescovo ha proposto un momento di testimonianza alla presenza dei numerosi amici di Salvatore e di Raimondo. Erano presenti ragazzi degli oratori, militari, professori e compagni dell’Università Lateranense, i quali hanno potuto ascoltare le brevi ma toccanti testimonianze vocazionali di tutti i seminaristi.

La Chiesa è Famiglia di famiglie, ha ricordato L’ Arcivescovo, il quale, toccato dal momento di così piacevole condivisione, ha raccontato brevemente la storia della sua stessa vocazione. Dopo questo momento di testimonianze è stato allestito nel refettorio un generoso rinfresco.

Le famiglie dei seminaristi si sono intrattenute ancora qualche giorno in seminario, e questa, in venticinque anni, è stata la prima volta in cui formatori e tutte le famiglie hanno avuto modo di poter vivere e condividere qualche giorno insieme. Come seminarista nutro la certezza che la letizia sincera di questi giorni ridonderà ancora per molto tempo nel nostro spirito e sarà sprone e conforto per continuare il cammino di formazione alla vita sacerdotale. D’altra parte anche i genitori, i fratelli e le sorelle dei formandi, hanno potuto conoscere i luoghi, i ritmi di preghiera e di vita del seminario. Al termine di questa esperienza mi sembra che, in un tempo in cui ci s’interroga molto sulla opportuna formazione dei futuri sacerdoti, rivalutare la realtà dei sentimenti familiari, ritornare alla verità della famiglia – primo specchio di quanto la Chiesa è e si propone d’essere – può realmente costituire la base per un’autentica, concreta riforma riguardo la formazione nei seminari.

Raimondo La Valle