La comunità del seminario agli esercizi spirituali

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(06-10-2022) Nell’ultima settimana di settembre la comunità del Seminario San Giovanni XXIII – Scuola Allievi Cappellani, ha vissuto l’esperienza degli esercizi spirituali a Maciano (RN) presso il monastero “Santa Maria dell’Olivo”, luogo di pace, immerso nel verde, in cui risiedono i monaci della congregazione Servi del Paraclito. Essi si occupano, in particolare, di assistere i sacerdoti nelle loro varie necessità, sia personali che pastorali.

Il monastero immerso tra campi e colline si presenta come un luogo adatto alla meditazione, alla preghiera ed alla contemplazione.

A predicare gli esercizi è stato padre Raffaele Talmelli, superiore della comunità, sacerdote e psichiatra che per molti anni ha insegnato in diverse facoltà, approfondendo anche la relazione fra malattia psichiatrica, peccato e vita spirituale, ed esercitando anche il ministero di esorcista. Per noi è stata una piacevole scoperta venire a conoscenza del fatto che padre Raffaele ha fatto esperienza militare come ufficiale medico nell’Esercito Italiano. Ha condiviso con noi diverse esperienze ed aneddoti, ambientati proprio nell’ambito militare, e l’ascoltarlo è stato piacevole ed arricchente.
Come tema degli esercizi è stata proposta la virtù dell’Umiltà. Essa è stata presentata come la prerogativa dell’umile, cioè come virtù incarnata nella vita e non esaminata in maniera astratta. Nonostante esistano diversi modi d’intendere questo termine nel quotidiano, una persona umile è essenzialmente una persona modesta e priva di superbia, che non si ritiene migliore o più importante degli altri, ma che allo stesso tempo non si svilisce ed è cosciente delle sue capacità e dei suoi doni.

Nel conoscere sè stessi padre Raffaele ci ha fatto riflettere anche sui doni che abbiamo ricevuto da Dio, invitandoci a cercare di metterli a frutto per la nostra comunità, cercando di comprendere anche i nostri limiti.

Il testo proposto per la meditazione personale è stato il “De humilitate” di san Benedetto, il quale, attraverso i 12 gradi dell’umiltà descritti, offre un itinerario per far diventare propria questa virtù.

L’ultimo giorno con l’aiuto di padre Liam, monaco di origine irlandese, abbiamo avuto modo di riscoprire la bellezza della vocazione, la nostra chiamata da parte di Dio.

La condivisione della vita quotidiana con i monaci ci ha aiutato a mantenere un clima di raccoglimento e preghiera, di fraterna condivisione, anche durante i pasti. È stata una bella sorpresa ricevere anche la visita del Vescovo di San Marino – Montefeltro, monsignor Andrea Turazzi.

Infine, rientrando verso Roma, abbiamo fatto sosta presso il santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza. Questa settimana è stata un tempo di grazia che ci ha permesso di fermarci, rallentare la routine delle giornate ed entrare in un’intimità più profonda con Dio.  (Sem. Andrea Pala)